
Fondata nel 1897 dai Fratelli Luciani, ha superato due Guerre Mondiali e lo spettro di un’ingiusta chiusura, oggi con 55 dipendenti ed una produzione annua intorno ai 450.000 HL, continua a raccontare la sua storia imprenditoriale ricca di avvenimenti, lungimiranza ed ampia visione.
La sala cottura è certamente il fiore all’occhiello dello stabilimento, nella sua forma attuale fu realizzata nel secondo dopoguerra, i quattro tini rivestiti in rame sono incastonati su due livelli. Il primo tino è dedicato all’ammostamento, un secondo è dedicato alla preparazione dei succedanei quando vengono utilizzati, gli altri sono un tino di filtrazione ed uno di cottura.
Il soffitto è rivestito da stucchi veneziani che ritraggono gli ingredienti della birra, mentre gli archi delle finestre sono coperti di mosaici, e a dividere i vari spazi ci sono colonne e marmi rossi:
I Luciani non avevano badato a spese !

Il progetto dei Luciani era molto ambizioso la fabbrica doveva essere il più possibile autonoma e fondersi con il paese e la sua gente. Nel 1922 fondarono la malteria, con il lievito residuo delle lavorazioni della birra crearono e brevettarono un prodotto alimentare, un insaporitore chiamato “Bovis”, le trebbie esauste alimentavano i suini di un allevamento adiacente alla fabbrica, crearono la prima squadra di pompieri di Pedavena. Dal 1929 resero la fabbrica indipendente dal punto di vista energetico con la costruzione di una centrale idroelettrica che sfruttava i torrenti della zona. Nel 1928 acquisirono la “Dreher” di Trieste ed ancora, nel secondo dopoguerra, resero la zona un’attrazione turistica, ampliando la locanda birreria annessa alla fabbrica, dotandola di un giardino e di uno zoo, campi sportivi, organizzavano tornei di tennis e bocce di buon livello inoltre, fondarono a Feltre, la prima ed unica scuola professionale per Birrai Maltatori.
Dal 2006, lasciata alle spalle l’esperienza con Heineken la proprietà di Pedavena è della Birra Castello SpA.
Solo presso lo stabilimento e nella grande storica birreria affrescata, è possibile assaggiare la “Centenario”, una Hell creata dai Mastri Birrai in occasione del Centenario, non filtrata, nè pastorizzata, si apprezza per la sua freschezza e genuinità. La schiuma è densa e persistente, l’aspetto velato, l’aroma floreale, al palato è equilibrata con una piacevole e leggera nota amara finale.
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