Amo i grandi stabilimenti, i vecchi stabilimenti, è vero: l’ondata delle craft beer ha portato ad una miridiate di nuovi stili e reinterpretazioni che hanno reso il mondo della birra moderno, effervescente ed in costante mutazione, raramente però, i siti di produzione moderna hanno il fascino e la personalità da vendere di siti produttivi di città gloriose dal punto di vista birrario (e non solo) come Monaco di Baviera o Copenaghen o Pilsen. C’è da dire che molti edifici destinati alla produzione della birra nel corso dei decenni sono passati ad altri usi o sono stai demoliti ed il loro ricordo sopravvive solo nei ricordi delle persone, tra le pagine dei libri o in vecchi ritratti fotografici; un buon punto di partenza alla scoperta di queste vecchie storie possono essere i blog dei britannici Martyn Cornell, Ronald Pattinson o Pete Brown, veri e propri storici della birra ma anche nel nostro Paese, ci sono una serie di volumi che ripercorrono la storia dal punto di vista birrario. Il marchio storico “Moretti” viene narrato in “La Birra Moretti- da Udine al mondo, 130 anni di una dinastia imprenditoriale” Gaspari Editore. L’autore è Luigi Menazzi Moretti pronipote del fondatore ed ultimo proprietario appartenente alla famiglia. Nel libro, di grande formato, si ripercorre la storia della dinastia e della società ma il suo punto forte sono le bellissime immagini di archivio. Altro nome storico ed altra pubblicazione: “Fabbrica Birra Pedavena, 1897-1997 – cent’anni di storia” Edizioni DBS, pubblicato da autori vari, in occasione del centenario di fondazione, ripercorre con dovizia di particolari la storia e le gesta della famiglia Luciani con innumerevoli foto e documenti di archivio come anche nel caso di un altro libro celebrativo, quello sulla Dreher edito da Del Bianco. Imponente è il libro sui 150 anni della Peroni, edito da Electa e curato da Daniela Brignone, è accompagnato da un attento sguardo al contesto storico figlio di un grande lavoro di ricerca.
Michele Airoldi appassionato collezionista, è l’autore di quello che è forse l’unico libro che raccoglie tutta la cronologia ed i cenni dei birrifici esistiti in Italia, l’attenzione poi si sposta sugli oggetti del collezionismo che,magnificamente ritratti, mostrano quanto materiale e quanta qualità anche artistica i nostri produttori abbiano saputo esprimere negli anni di attività. L’ultimo volume che trova posto in questa carrellata, è un libricino dedicato a “L’uomo della birra” edito da Cartacanta, narra di Gaetano Pasqui, l’agronomo che per primo coltivò il luppolo in Italia.

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